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Nove-Diciotto sono strisce a fumetti che raccontano le (non) avventure dei dipendenti di un’immaginaria fabbrica della periferia torinese. L’autore ha lavorato per oltre trent’anni come consulente informatico e dopo esser stato messo in mobilità, nel 2014, ha incominciato a raccontare, semplicemente esasperandola, la sua esperienza dilavoratore dipendente.
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Vedere quotidianamente gli schemi lavorativi e le storie che s’intrecciano in questi microcosmi ha fatto nascere nell’autore l’idea di riportare in queste strisce a fumetti la sua vita vissuta, rendendo solo (a volte) più grottesca la familiare quotidianità di una piccola fabbrica piemontese.
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Non c’è un personaggio chiave, ma tutti s’intrecciano in modo che rimane l’azienda stessa protagonista e tutti i personaggi che la abitano sono parimenti importanti (e sostituibili) ma solo per darle vita.
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Nelle 424 strisce che compongono il volume i personaggi vivono le tragicomiche vicende che accompagnano la quotidianità di piccole aziende: licenziamenti, assunzioni, trasferte, certificazioni…
Ma soprattutto piccoli dispetti, invidie, malumori, battibecchi e tanti problemi relazionali inevitabili quando un gruppo di colleghi è forzatamente obbligato a condividere ogni giornata.
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